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Tumore prostata

Volasertib versus chemioterapia nel cancro ovarico resistente o refrattario al Platino


Volasertib è un inibitore potente e selettivo della chinasi del ciclo cellulare che induce l'arresto mitotico e l’apoptosi agendo sulla chinasi Polo-like.

Uno studio di fase II ha valutato Volasertib o la chemioterapia a singolo agente nei pazienti con carcinoma ovarico, resistente o refrattario al Platino, che sono andate incontro a fallimento dopo il trattamento con due o tre linee di terapia.

Le pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere Volasertib 300 mg per infusione endovenosa ogni 3 settimane oppure chemioterapia citotossica a singolo agente, non-Platino.

L'endpoint primario era il tasso di controllo della malattia a 24 settimane.
Gli endpoint secondari includevano migliore risposta complessiva, sopravvivenza libera da progressione, sicurezza, qualità di vita, e analisi dei biomarcatori esplorativi.

Su 109 pazienti che hanno ricevuto il trattamento, 54 hanno assunto Volasertib e 55 hanno ricevuto la chemioterapia; i dati demografici erano ben equilibrati.

I tassi di controllo della malattia a 24 settimane per Volasertib e per la chemioterapia sono stati, rispettivamente, pari a 30.6% e 43.1%, con risposte parziali in 7 ( 13.0% ) e in 8 ( 14.5% ) pazienti, rispettivamente.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 13.1 settimane e 20.6 settimane per Volasertib e per la chemioterapia ( hazard ratio, HR=1.01 ).
6 pazienti ( 11% ) trattati con Volasertib hanno raggiunto la sopravvivenza libera da progressione superiore a 1 anno, mentre nessun paziente sottoposto a chemioterapia ha raggiunto una sopravvivenza libera da progressione maggiore di 1 anno.

Non è stata determinata alcuna relazione tra l'espressione dei biomarcatori testati e la risposta.

Le pazienti trattate con Volasertib hanno presentato più eventi avversi ematologici di grado 3 e 4 correlati al farmaco e un minore numero di eventi avversi non-ematologici rispetto alle pazienti sottoposte a chemioterapia.

La sospensione della sperimentazione a causa di eventi avversi si è verificata in 7 ( 13.0% ) e in 15 ( 27.3% ) pazienti, rispettivamente, nei bracci Volasertib e chemioterapia.

Entrambe i bracci di trattamento hanno mostrato effetti simili sulla qualità di vita.

In conclusione, Volasertib come singolo agente ha dimostrato attività antitumorale nelle pazienti con carcinoma ovarico.
Gli eventi avversi nelle pazienti trattate con Volasertib sono stati principalmente ematologici e gestibili. ( Xagena2016 )

Pujade-Lauraine E et al, J Clin Oncol 2016; 34: 706-713

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