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Tumore prostata

Tossicità e qualità di vita dopo chemioradioterapia adiuvante versus radioterapia da sola per le donne con tumore dell’endometrio


Circa il 15% delle pazienti con tumore dell'endometrio hanno caratteristiche ad alto rischio e sono ad aumentato rischio di metastasi a distanza e di morte per cancro dell'endometrio.

PORTEC-3, studio multicentrico, in aperto, randomizzato, internazionale, è stato progettato per indagare il beneficio della chemioradioterapia adiuvante rispetto alla sola radioterapia per le donne con tumore endometriale ad alto rischio.

Le donne con carcinoma dell’endometrio ad alto rischio sono state assegnate in modo casuale alla sola radioterapia ( 48.6 Gy ) in frazioni da 1.8 Gy 5 volte alla settimana o alla chemioradioterapia ( 2 cicli concomitanti di Cisplatino 50 mg/m2 e 4 cicli di Carboplatino adiuvante area sotto la curva [ AUC ] 5 e Paclitaxel 175 mg/m2 ) stratificando per Centro, linfoadenectomia, stadio del tumore e tipo istologico.

Gli endpoint primari dello studio PORTEC-3 erano la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da fallimento analizzate nella popolazione intention-to-treat.

Questa analisi si è concentrata sulla tossicità a 2 anni e sulla qualità di vita connessa alla salute come endpoint secondari; l’analisi è stata effettuata in base al trattamento ricevuto.

La qualità di vita correlata alla salute è stata valutata mediante la scala EORTC QLQ-C30 ( European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire Core 30 ), il modulo di tumore alla cervice e le sottoscale di chemioterapia e neuropatia del modulo di cancro ovarico al basale, dopo la radioterapia, e 6, 12, 24, 36 e 60 mesi dopo la randomizzazione.

Gli eventi avversi sono stati classificati secondo CTCAE versione 3.0.

Lo studio è stato chiuso nel 2013, dopo aver raggiunto il reclutamento completo, e il follow-up è ancora in corso per l'analisi dei risultati primari.

Nel periodo 2006-2013, un totale di 686 donne sono state randomizzate nello studio PORTEC-3. Di queste, 660 soddisfacevano i criteri di ammissibilità, e 570 ( 86% ) sono state valutate per la qualità di vita correlata alla salute.

Il follow-up è stato di 42.3 mesi.

Al completamento della radioterapia e a 6 mesi, le scale di funzionamento EORTC QLQ-C30 erano significativamente più basse ( peggiore funzionamento ) e i punteggi dei sintomi di qualità di vita connessa alla salute più elevati ( sintomi peggiori ) per il gruppo chemioradioterapia rispetto alla sola radioterapia, migliorando con il tempo.

A 12 e 24 mesi, la salute o la qualità di vita globale era simile tra i gruppi, mentre i punteggi di funzionamento fisico sono rimasti leggermente inferiori nelle pazienti che hanno ricevuto la chemioradioterapia, rispetto alle pazienti che hanno ricevuto la sola radioterapia.

A 24 mesi, 48 ( 25% ) su 194 pazienti nel gruppo chemioradioterapia hanno riportato grave formicolio o intorpidimento rispetto a 11 ( 6% ) su 170 pazienti del gruppo di sola radioterapia ( P minore di 0.0001 ).
Eventi avversi di grado 2 o superiore sono stati riscontrati durante il trattamento in 309 ( 94% ) dei 327 pazienti nel gruppo chemioradioterapia versus 145 ( 44% ) dei 326 pazienti nel gruppo di sola radioterapia; eventi di grado 3 o superiore sono stati osservati in 198 ( 61% ) su 327 pazienti nel gruppo chemioradioterapia versus 42 ( 13% ) su 326 pazienti nel gruppo di sola radioterapia ( P minore di 0.0001 ), con la maggior parte degli eventi avversi di grado 3 di tipo ematologico ( 45% ).

A 12 e 24 mesi, nessuna differenza significativa negli eventi avversi di grado 3 o superiore è stata riscontrata tra i gruppi; a 24 mesi solo la neuropatia sensoriale di grado 2 o superiore è persistita ( 25, 10%, su 240 pazienti nel gruppo chemioradioterapia vs 1, inferiore a 1%, su 247 pazienti nel gruppo sola radioterapia; P minore di 0.0001 ).

Nonostante l'aumento delle tossicità riportate da medico e pazienti, questo schema di chemioterapia adiuvante dato durante e dopo la radioterapia in pazienti con tumore dell’endometrio ad alto rischio è fattibile, con rapido recupero dopo il trattamento, ma con persistenza di sintomi neurologici sensoriali segnalati dalla paziente nel 25% dei casi.
Si attende l'analisi degli endpoint primari prima di trarre conclusioni finali. ( Xagena2016 )

de Boer SM et al, Lancet 2016; 17: 1114-1126

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